La necropoli comprende sette domus de janas molto particolari e di suggestiva bellezza perché scavate su massi erratici e, una in particolare, con coppelle naturali di contorno al portello
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sulla stele sono state ricavate un’enorme quantità di coppelle. Di queste alcune sono simboliche perché poco incise, avendo probabilmente solo una funzione decorativa.
Si compone di 17 domus de janas scavate in una parete di roccia trachitica
Nell’ambito del complesso archeologico di Cubas sono presenti cinque betili in basalto di forma tronco conica e una piccola fonte nuragica, nei pressi della quale sono visibili i resti di una tomba di giganti.
È costituito a monte da una serie di fonti e pozzi per la raccolta e la captazione delle acque, a valle da un villaggio con l”area sacra. Poco lontano è situata una necropoli di tombe di giganti. Le fonti e i pozzi sono inseriti all”interno di un paramento murario semicircolare. Da una prima fonte, realizzata in opera isodoma, le acque venivano convogliate, attraverso una canaletta, nel complesso templare e abitativo ubicato più a valle.
È costituito a monte da una serie di fonti e pozzi per la raccolta e la captazione delle acque, a valle da un villaggio con l”area sacra. Poco lontano è situata una necropoli di tombe di giganti. Le fonti e i pozzi sono inseriti all”interno di un paramento murario semicircolare. Da una prima fonte, realizzata in opera isodoma, le acque venivano convogliate, attraverso una canaletta, nel complesso templare e abitativo ubicato più a valle.
È costituito a monte da una serie di fonti e pozzi per la raccolta e la captazione delle acque, a valle da un villaggio con l”area sacra. Poco lontano è situata una necropoli di tombe di giganti. Le fonti e i pozzi sono inseriti all”interno di un paramento murario semicircolare. Da una prima fonte, realizzata in opera isodoma, le acque venivano convogliate, attraverso una canaletta, nel complesso templare e abitativo ubicato più a valle.
È costituito a monte da una serie di fonti e pozzi per la raccolta e la captazione delle acque, a valle da un villaggio con l”area sacra. Poco lontano è situata una necropoli di tombe di giganti. Le fonti e i pozzi sono inseriti all”interno di un paramento murario semicircolare. Da una prima fonte, realizzata in opera isodoma, le acque venivano convogliate, attraverso una canaletta, nel complesso templare e abitativo ubicato più a valle.
Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
L’edificio, uno dei più noti dell’isola, è di tipo complesso, costituito da una torre centrale e da un bastione quadrilobato con cortile a cielo aperto. Era difeso da un antemurale, rilevato dal generale Della Marmora, che attualmente risulta appena leggibile sul piano di campagna. Il bastione (altezza m 8,80) include quattro torri raccordate da cortine murarie, a profilo concavo-convesso, costruite con blocchi di basalto appena sbozzati e disposti su corsi orizzontali.
L’edificio, uno dei più noti dell’isola, è di tipo complesso, costituito da una torre centrale e da un bastione quadrilobato con cortile a cielo aperto. Era difeso da un antemurale, rilevato dal generale Della Marmora, che attualmente risulta appena leggibile sul piano di campagna. Il bastione (altezza m 8,80) include quattro torri raccordate da cortine murarie, a profilo concavo-convesso, costruite con blocchi di basalto appena sbozzati e disposti su corsi orizzontali.
Siamo nel comune di Chiaramonti queste domos si trovano nel territorio di “sos Pianos”al confine con quello di “Bados de Lovè” ad una quota di 140 metri circa s.l.m. lungo il crinale della riva dx del fiume di “Oloitti”.Esse si presentano come grotte artificiali che si aprono improvvisamente nella roccia, là dove essa offriva minore resistenza ai rudimentali strumenti dei nostri antenati: il piccolo ingresso si trasforma in un locale rotondo o quadrilatero, seguito, in una struttura più o meno organica,da altri locali a formare dei veri e propri “appartamenti”.