Il tempio è stato realizzato in opera isodoma, ossia con blocchi di basalto magistralmente squadrati e lavorati all’occorrenza con appropriata inclinazione. Le rocce presenti nel territorio circostante sono composte prevalentemente da scisti o da graniti, e la roccia vulcanica utilizzata è stata trasportata nel sito da località piuttosto distanti, probabilmente dal territorio di Dorgali.
#immagini: 2035
Uno tra i più antichi templi a pozzo nuragici, forse il primo della serie di quelli arcaici. Il monumento, nella sua rozza e apparentemente primitiva struttura a filari, rivela in maniera esemplare la caratterizzazione propria delle architetture nuragiche, anche sepolcrali. Osservandolo nella sua parte frontale si ha infatti l’impressione di trovarsi davanti lo schema di una tomba di giganti, tanto richiama il gusto e la tecnica comuni a queste sepolture megalitiche.
Uno tra i più antichi templi a pozzo nuragici, forse il primo della serie di quelli arcaici. Il monumento, nella sua rozza e apparentemente primitiva struttura a filari, rivela in maniera esemplare la caratterizzazione propria delle architetture nuragiche, anche sepolcrali. Osservandolo nella sua parte frontale si ha infatti l’impressione di trovarsi davanti lo schema di una tomba di giganti, tanto richiama il gusto e la tecnica comuni a queste sepolture megalitiche.
Il nuraghe è posto sul Gullei. Si tratta di un’unica enorme colata lavica di diversi chilometri. Al villaggio non si arriva facilmente perché avvolto da una fitta macchia selvatica. Il nuraghe è un trilobato di cui si vedono le murature. Per almeno uno due ettari intorno si sviluppa il villaggio, con fornace, pozzo e altro ancora. Dalla cima delle torri si domina tutto il territorio e la costa sino alle falesie di Mariolu verso sud e sino a Cala Ginepro verso nord.
Il nuraghe è posto sul Gullei. Si tratta di un’unica enorme colata lavica di diversi chilometri. Al villaggio non si arriva facilmente perché avvolto da una fitta macchia selvatica. Il nuraghe è un trilobato di cui si vedono le murature. Per almeno uno due ettari intorno si sviluppa il villaggio, con fornace, pozzo e altro ancora. Dalla cima delle torri si domina tutto il territorio e la costa sino alle falesie di Mariolu verso sud e sino a Cala Ginepro verso nord.
Il nuraghe è posto sul Gullei. Si tratta di un’unica enorme colata lavica di diversi chilometri. Al villaggio non si arriva facilmente perché avvolto da una fitta macchia selvatica. Il nuraghe è un trilobato di cui si vedono le murature. Per almeno uno due ettari intorno si sviluppa il villaggio, con fornace, pozzo e altro ancora. Dalla cima delle torri si domina tutto il territorio e la costa sino alle falesie di Mariolu verso sud e sino a Cala Ginepro verso nord.
Il nuraghe è posto sul Gullei. Si tratta di un’unica enorme colata lavica di diversi chilometri. Al villaggio non si arriva facilmente perché avvolto da una fitta macchia selvatica. Il nuraghe è un trilobato di cui si vedono le murature. Per almeno uno due ettari intorno si sviluppa il villaggio, con fornace, pozzo e altro ancora. Dalla cima delle torri si domina tutto il territorio e la costa sino alle falesie di Mariolu verso sud e sino a Cala Ginepro verso nord.
Il pozzo è ubicato nella pineta di Torregrande. Prende anche il nome di Is Sarracus o di Giapastinu e risale probabilmente all’XI sec. a.C.
Il pozzo è ubicato nella pineta di Torregrande. Prende anche il nome di Is Sarracus o di Giapastinu e risale probabilmente all’XI sec. a.C.
Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità
Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.
Realizzato in blocchi di granito, è composto da un cortile circolare, dal vestibolo, piccolo ambiente di raccordo tra il cortile e il pozzo, e dal pozzo vero e proprio, raggiungibile dal vestibolo tramite alcuni gradini; la sorgente si trova a 17 gradini di profondità
Scavato interamente nel 1938, il pozzo sacro di Sa Testa, ha una lunghezza complessiva di 17,50 metri. Era un luogo di culto delle acque sorgive. Numerosi sono i reperti rinvenuti negli scavi, come dei bruciaprofumi di età punica.
























