La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
#immagini: 2013
La campagna dell’Anglona è ricca di tesori, l’acqua abbonda e si fa largo fra la complessa orografia del territorio. Una fonte sacra sul Monte Ultana venne realizzata per celebrare quel liquido divino, emblema della vita.
Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.
Prov: Cagliari
Autore: Sardegna Che Passione
Codice Geo: NUR10654
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Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.
Prov: Cagliari
Autore: Sardegna Che Passione
Codice Geo: NUR10654
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Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.
Prov: Cagliari
Autore: Sardegna Che Passione
Codice Geo: NUR10654
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Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.
Prov: Cagliari
Autore: Sardegna Che Passione
Codice Geo: NUR10654
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Fu edificato in età nuragica per il culto della acque. Ubicato in località Is Pirois, questo pozzo sacro nuragico presenta la particolarità di avere impiantato sulla sommità un nuraghe monotorre, costruito sulla pseudocupola che chiude la camera del pozzo. L’atrio è determinato da due paramenti murari composti da blocchi di granito. Dall’ingresso, architravato, si accede alla scalinata attraverso la quale si scende nella camera del pozzo, chiusa sulla sommità da una pseudocupola.
Prov: Cagliari
Autore: Sardegna Che Passione
Codice Geo: NUR10654
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Il tempio di Sant’Anastasia sorge presso l’omonima chiesa, nella parte alta di Sardara, ai piedi del costone che sale verso il colle di Pran’e Cuaddus, nel Campidano centrale. Il santuario, uno dei più importanti della Sardegna nuragica, ha come fulcro il tempio a pozzo. Il tempio, datato al tardo Bronzo (XIII-XII sec. a.C.), è inserito in un articolato insediamento a carattere civile e religioso ancora in fase di scavo.
L’area di Cuccuru Nuraxi sorge su una collina dalla quale si domina il territorio circostante fino al golfo di Cagliari.
Il nome dato alla località si riferisce alla presenza di un nuraghe complesso con villaggio, del quale attualmente resta poco. Al suo interno verso la fine dell’età del Bronzo fu realizzato un grande pozzo sacro unico nel suo genere.
A renderlo originale è innanzitutto la collocazione ad un’altezza molto superiore rispetto alla falda acquifera. La canna cilindrica, foderata da filari di pietre, attraversa infatti quasi per intero la collina sulla quale sorge il pozzo. Scendendo per una profondità di 12 metri si innesta in uno stretto sifone scavato direttamente nella roccia, che scende per altri 10 metri.
Altro elemento di originalità è il fatto che la scalinata di accesso non termina direttamente sul pozzo, ma immette in una tholos ipogeica. Nel pavimento della camera si apre il pozzo vero e proprio, circondato da una ghiera circolare monolitica. (Idese)
Prov: Cagliari
Autore: I Custodi della Memoria
Codice Geo: NUR4793
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Il sito si compone essenzialmente di due parti: la prima, costituita dal tempio a pozzo, un pozzo sacro risalente all’età nuragica, con strutture ad esso annesse: capanna delle riunioni, recinto e altre capanne più piccole. La seconda parte del complesso a circa duecento metri a sud-ovest è costituita da un nuraghe monotorre, da alcune capanne in pietra di forma allungata di incerta datazione ed un villaggio nuragico, ancora da scavare, di cui sono visibili solo alcuni elementi affioranti
Immersa in una folta vegetazione, realizzata su un costone acclive, si trova un bellissima fonte (anche se la sua lettura non è assolutamente chiara ). Purtroppo la parte sinistra della struttura è crollata. Ma si può vedere ancora la tecnica costruttiva a filari, con il tetto piattabandato e la base di forma quadrata. Il tutto quasi completamente realizzato in granito. Sembra possa intravedersi un atrio, che viene allagato dal troppo pieno, formando una sorta di canale, ormai completamente invaso da sterpaglie. Un po’ più in basso, forse collegato alla fonte, tramite questo canale ed un drenaggio, c’è una grande vasca, stretta, lunga e bassa dove oggi possono abbeverarsi gli animali.
Immersa in una folta vegetazione, realizzata su un costone acclive, si trova un bellissima fonte (anche se la sua lettura non è assolutamente chiara ). Purtroppo la parte sinistra della struttura è crollata. Ma si può vedere ancora la tecnica costruttiva a filari, con il tetto piattabandato e la base di forma quadrata. Il tutto quasi completamente realizzato in granito. Sembra possa intravedersi un atrio, che viene allagato dal troppo pieno, formando una sorta di canale, ormai completamente invaso da sterpaglie. Un po’ più in basso, forse collegato alla fonte, tramite questo canale ed un drenaggio, c’è una grande vasca, stretta, lunga e bassa dove oggi possono abbeverarsi gli animali.