La stele di Boeli, detta anche Sa Perda Pintà, è una grossa statua-menhir di granito (alt. m 2,67), si tratta di motivi formati da un minimo di due ad un massimo di sette cerchi concentrici ottenuti con incisioni che si sviluppano attorno ad una coppella centrale
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“Un tempo le statue erano allineate a protezione della necropoli lungo la strada alle pendici della collina di Mont’e Prama. Accanto enormi pietre sacre e riproduzioni di nuraghi, le torri simbolo di un’intera civiltà. Forse per la fine di un’epoca, forse per uno sconvolgimento storico, culturale e sociale iniziato alla fine dell’Età del Bronzo e proseguito nell’età del Ferro (950-730 a.C.), le statue furono seppellite ai bordi della collina. Così, per fortuna, sono giunte sino a noi. Il colle è al centro della penisola del Sinis, vicino a Cabras, nell’Oristanese, racchiuso tra la spiaggia cangiante di quarzo bianco e rosa di Mari Ermi e l’oasi naturalistica dello stagno di Cabras”. (Sardegna Turismo)
Prov: Oristano
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR15244
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Prov: Oristano
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR15244
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Prov: Oristano
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR15244
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Prov: Oristano
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR15244
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Prov: Oristano
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR15244
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All’interno di un fondo privato. Sono presenti dei decori in forma di probabili protomi taurine
L’eccezionalità del sito di Pranu Siara è in particolare riferita al fatto che la tomba non risulta isolata ma fa parte di una estesa necropoli perfettamente allineata per qualche centinaio di metri e sormontato, in corrispondenza del salto di quota, da una sorta di cinta fortificata che sembra configurarsi a protezione del pianoro, secondo modelli insediativi di consimili documentati nell’area nord occidentale dell’isola, nelle zone di Olmedo e Castelsardo.
La collina di Pani Loriga, nota per gli aspetti archeologici e per il contesto ambientale straordinariamente conservato, è salita all’attenzione pubblica per la recente apertura stabile ai visitatori. Il complesso archeologico, oggetto di indagini da parte dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico(ISMA) del CNR, fornisce un fondamentale contributo alla ricostruzione dell’insediamento umano antico nel Sulcis.
Prov: Carbonia-Iglesias
Autore: Nicola Castangia
Codice Geo: NUR7010
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L’isolotto di Cuccuru is Arrius conserva ritrovamenti archeologici risalenti a diverse epoche a partire dal Neolitico medio
L’isolotto di Cuccuru is Arrius conserva ritrovamenti archeologici risalenti a diverse epoche a partire dal Neolitico medio