Risultati della ricerca


#immagini: 1325

Tomba di giganti di Madau

Una delle tombe di giganti che si trovano nel territorio comunale di Fonni (NU). Il sito comprende 5 tombe di cui 2 ben conservate. Quattro tombe sono ravvicinate mentre una quinta (in pessime condizioni) si trova a circa 400 metri in direzione nord-ovest

Domus de janas di Montessu

Il territorio di Villaperuccio custodisce la più importante ed affascinante necropoli di domus de janas della Sardegna Meridionale. Le tombe, circa 40, sono scavate sulla roccia trachitica, quasi allineate lungo la medesima parete rocciosa.
Alle tombe, di planimetria e dimensioni diverse, si accede da un’apertura ben lavorata cui seguono vani anche ampi, in alcuni casi ingentiliti da colonne sbozzate nella viva roccia, eleganti incisioni parietali a spirali o raffiguranti corna taurine.

Domus de janas di Montessu

Il territorio di Villaperuccio custodisce la più importante ed affascinante necropoli di domus de janas della Sardegna Meridionale. Le tombe, circa 40, sono scavate sulla roccia trachitica, quasi allineate lungo la medesima parete rocciosa.
Alle tombe, di planimetria e dimensioni diverse, si accede da un’apertura ben lavorata cui seguono vani anche ampi, in alcuni casi ingentiliti da colonne sbozzate nella viva roccia, eleganti incisioni parietali a spirali o raffiguranti corna taurine. (Parco Geominerario)

Domus de janas di Campu Lontanu

E’ ricavata in un masso erratico di calcare, lavorato anche all’esterno, di forma all’incirca trapezoidale. . Sulla facciata principale, dotata di ingresso, fu realizzata una “stele centinata” alta quasi 4 metri sulla cui sommità erano originariamente posti tre piccoli betili. Nella facciata posteriore è osservabile un altro piccolo ingresso, forse di epoca anteriore. La cultura materiale rinvenuta durante gli scavi è di tipo Bonnanaro (prima età del bronzo).

Domus de janas de Su Motti

Nel parco archeologico sono presenti una necropoli ipogeica, costituita da una quindicina di domus de janas (le case delle fate), le tombe preistoriche scavate nelle pareti rocciose de Sa Carona Arrubia (parete rocciosa rossa) e nei grandi massi erratici di basalto, e qualche nuraghe monotorre.

Betile proveniente da Oragiana

Ad Oragiana (Oraggiana nella cartografia IGM) i cinque betili erano collocati presso i resti della tomba del gigante omonima fino alla metà del secolo scorso, ”disposti a semicerchio quasi a voler chiudere un’area d’altra parte limitata dall’esedra” (Pietro Pes, Archeologia tra Planargia e Montiferru).
Nel 1956, per la loro salvaguardia, ne furono trasportati quattro presso la chiesa di Santa Caterina di Pittinuri; il quinto, frantumato e parzialmente riutilizzato, rimase in loco.

Su Nuraxi

Il monumento mostra un impianto planimetrico e architettonico tra i più straordinari che la cultura nuragica abbia prodotto. È stato dichiarato nel 1997 dall”UNESCO patrimonio dell”umanità. Il complesso presenta varie fasi costruttive caratterizzate dall”uso della pietra locale: il basalto della Giara, che prevale largamente, e la marna calcarea.