Vittorio Angius lo chiama Fumìu e lo descrive cosi: «.. È un tal disegno, del quale non si possa dar un’idea senza averlo delineato». Proseguendo con la descrizione asserisce che ci siano più nuraghi che lo compongono di dimensioni variabili sottolineando che: «.. il norace Fumiu… presenta alcune particolarità. Sopra la porta aperta incontro al sirocco-levante è uno spiraglio, e non lungi da questa è una seconda porta aperta al sirocco e alta metri 2, che però essendo alta sul suolo pare una finestra: in un suo fianco è aperta la galleria nello spessore del muro per andar ne’ piani superiori o nella terrazza.»
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Tomba dei Giganti totalmente diroccata di cui mancano gli elementi più significativi. Conserva il corridoio della tumulazione.
Tomba dei Giganti totalmente diroccata di cui mancano gli elementi più significativi. Conserva il corridoio della tumulazione.
All’interno di un fondo privato. Sono presenti dei decori in forma di probabili protomi taurine
in un canale nelle pareti di scisto troviamo la Domus de janas . La tomba è molto semplice a pianta rotonda è formata da una sola camera funeraria . La vegetazione è lussureggiante attorno al sito , è possibile quindi che il canale nasconda altre sepolture .
in un canale nelle pareti di scisto troviamo la Domus de janas . La tomba è molto semplice a pianta rotonda è formata da una sola camera funeraria .
Il monumento è ubicato al centro di una azienda zootecnica. Si tratta di una tomba a struttura dolmenica, disposta lungo l’asse NO-SE e con ingresso a SE, con corpo tombale rastremato verso il fondo e aperto nella fronte in un’ampia esedra semicircolare.
Il monumento è un monotorre costruito con blocchi di medie e grandi dimensioni disposti a filari regolari. Il nuraghe non si presenta in buono stato di conservazione. L’ingresso a sud-est, crollato, immette in un corridoio che nella parete sinistra mostra l’accesso alla scala (anch’essa crollata). La camera è di pianta circolare e si conserva per un’altezza massima di 9 m.