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Runaghe de Rosa

Si tratta di un monotorre con la tholos crollata . Resistono ancora una decina di filari e parte delle nicchie interne purtroppo utilizzate dall’allevatore locale come luogo di immagazzinaggio di derrate e anche di resti di plastiche varie.

Runaghe Cucculla

Ridotto a totale rovina si rileva solo il cerchio di base, dove possiamo vedere una apertura a nord. Non ci sono strutture sufficienti per una esatta classificazione di appartenenza ad una precisa tipologia, si pensa sia un nuraghe a corridoio. Zona interessante per la presenza di grosse pietre disposte a taglio che dà l”impressione di trovarsi di fronte a una tomba di giganti.mu. Conosciuto anche come Cuccula sorge nel vasto territorio di “Funtana Salza”, più precisamente nel “monte Cuccula” prospiciente a “monte Zennaru” la dove il “rio Giunturas” prende il nome di “Tiriales” e in una grande ansa appena più a sud vi confluiscono altri due torrenti che scendono rispettivamente da “Coloras” e da “Pisciu Accas” ad una quota di 211 metri s.l.m.

Comune: CHIARAMONTI
Prov: Sassari
Autore: Mario Unali
Sa Domu ‘e s’Orcu

Il complesso, edificato in più fasi, è composto da una torre centrale a pianta ellitica; al suo interno si trova la scala che porta al piano superiore. La torre è racchiusa in un cortile protetto da un antemurale provvisto di altre cinque torri. Attività metallurgiche sono suggerite da scarti di fusione di bronzo.

Nanni Arru

NURAGHE NANNI ARRU’ – QUARTUCCIU
(forse il più bel e importante nuraghe emerso e interno all’area metropolitana di Cagliari. Un valore enorme. Decreto di interesse archeologico del 2018. Meglio tardi che mai. A.G.)
Decreto di dichiarazione di particolare interesse archeologico del 02.07.2018
Relazione
In una modesta altura, all’interno di una zona a forte utilizzo agricolo, insiste il nuraghe Nanni Arrù. Il monumento si configura come un nuraghe polilobato, dalla struttura molto complessa, solo parzialmente messa in luce da un breve intervento di scavo.
In pianta si individua una torre centra, su cui si addossano almeno quattro torri ad addizione concentrica, collegate da una cortina muraria che delimita un ampio cortile.
Il mastio risulta in posizione decentrata ed è posizionato frontalmente rispetto ad un’altra torre più piccola.
Le irregolarità della pianta e le modalità di addizione delle torri lasciano supporre più fasi di realizzazione. Intorno al polilobato, si ergeva una cinta muraria tutrrita, anche se è difficile stabilire il numero di torri presenti. Nell’areale sorgeva un agglomerato capannicolo collegato a un originario insediamento di età nuragica.
Lo stato di interro del sito garantisce un ottimo stato di conservazione dell’edificio nuragico.
I materiali provenienti dallo scavo, benché estremamente frammentari, individuano una lunga occupazione dell’area che va dalla fase della cultura di Ozieri (Neolitico) almeno all’età nuragica.
Purtroppo l’attività antropica intensa praticata fino ai nostri giorni non consente di individuare con certezza l’estensione dell’originario insediamento, che si ipotizza comunque essere consistente, sia per le dimensioni sia per l’ampio arco cronologico di frequentazione.
Per la complessa articolazione planimetrica, che denota differenti fasi edilizie, e per la posizione del sito all’interno di una zona capillarmente frequentata, il nuraghe Nanni Arrù è di importante interesse archeologico. Risulta una importante testimonianza di architettura nuragica, nonché un sito importante per conoscere le strategie insediamentali dell’areale del Golfo di Cagliari durante l’Età del Bronzo.
Gianfranca Salis

Nanni Arru

NURAGHE NANNI ARRU’ – QUARTUCCIU
(forse il più bel e importante nuraghe emerso e interno all’area metropolitana di Cagliari. Un valore enorme. Decreto di interesse archeologico del 2018. Meglio tardi che mai. A.G.)
Decreto di dichiarazione di particolare interesse archeologico del 02.07.2018
Relazione
In una modesta altura, all’interno di una zona a forte utilizzo agricolo, insiste il nuraghe Nanni Arrù. Il monumento si configura come un nuraghe polilobato, dalla struttura molto complessa, solo parzialmente messa in luce da un breve intervento di scavo.
In pianta si individua una torre centra, su cui si addossano almeno quattro torri ad addizione concentrica, collegate da una cortina muraria che delimita un ampio cortile.
Il mastio risulta in posizione decentrata ed è posizionato frontalmente rispetto ad un’altra torre più piccola.
Le irregolarità della pianta e le modalità di addizione delle torri lasciano supporre più fasi di realizzazione. Intorno al polilobato, si ergeva una cinta muraria tutrrita, anche se è difficile stabilire il numero di torri presenti. Nell’areale sorgeva un agglomerato capannicolo collegato a un originario insediamento di età nuragica.
Lo stato di interro del sito garantisce un ottimo stato di conservazione dell’edificio nuragico.
I materiali provenienti dallo scavo, benché estremamente frammentari, individuano una lunga occupazione dell’area che va dalla fase della cultura di Ozieri (Neolitico) almeno all’età nuragica.
Purtroppo l’attività antropica intensa praticata fino ai nostri giorni non consente di individuare con certezza l’estensione dell’originario insediamento, che si ipotizza comunque essere consistente, sia per le dimensioni sia per l’ampio arco cronologico di frequentazione.
Per la complessa articolazione planimetrica, che denota differenti fasi edilizie, e per la posizione del sito all’interno di una zona capillarmente frequentata, il nuraghe Nanni Arrù è di importante interesse archeologico. Risulta una importante testimonianza di architettura nuragica, nonché un sito importante per conoscere le strategie insediamentali dell’areale del Golfo di Cagliari durante l’Età del Bronzo.
Gianfranca Salis

Nanni Arru

NURAGHE NANNI ARRU’ – QUARTUCCIU
(forse il più bel e importante nuraghe emerso e interno all’area metropolitana di Cagliari. Un valore enorme. Decreto di interesse archeologico del 2018. Meglio tardi che mai. A.G.)
Decreto di dichiarazione di particolare interesse archeologico del 02.07.2018
Relazione
In una modesta altura, all’interno di una zona a forte utilizzo agricolo, insiste il nuraghe Nanni Arrù. Il monumento si configura come un nuraghe polilobato, dalla struttura molto complessa, solo parzialmente messa in luce da un breve intervento di scavo.
In pianta si individua una torre centra, su cui si addossano almeno quattro torri ad addizione concentrica, collegate da una cortina muraria che delimita un ampio cortile.
Il mastio risulta in posizione decentrata ed è posizionato frontalmente rispetto ad un’altra torre più piccola.
Le irregolarità della pianta e le modalità di addizione delle torri lasciano supporre più fasi di realizzazione. Intorno al polilobato, si ergeva una cinta muraria tutrrita, anche se è difficile stabilire il numero di torri presenti. Nell’areale sorgeva un agglomerato capannicolo collegato a un originario insediamento di età nuragica.
Lo stato di interro del sito garantisce un ottimo stato di conservazione dell’edificio nuragico.
I materiali provenienti dallo scavo, benché estremamente frammentari, individuano una lunga occupazione dell’area che va dalla fase della cultura di Ozieri (Neolitico) almeno all’età nuragica.
Purtroppo l’attività antropica intensa praticata fino ai nostri giorni non consente di individuare con certezza l’estensione dell’originario insediamento, che si ipotizza comunque essere consistente, sia per le dimensioni sia per l’ampio arco cronologico di frequentazione.
Per la complessa articolazione planimetrica, che denota differenti fasi edilizie, e per la posizione del sito all’interno di una zona capillarmente frequentata, il nuraghe Nanni Arrù è di importante interesse archeologico. Risulta una importante testimonianza di architettura nuragica, nonché un sito importante per conoscere le strategie insediamentali dell’areale del Golfo di Cagliari durante l’Età del Bronzo.
Gianfranca Salis

Domus de janas di Sas Concas

La necropoli a domus de janas di Sas Concas o Sos Canzos di Oniferi può essere annoverata tra le più estese fra quelle conosciute nella provincia di Nuoro ed è ricca di simbologie legate certamente al culto dei morti e di particolari architettonici che ne impreziosiscono le decorazioni. Ricavata sulla superficie di un plateau roccioso di trachite rossa, essa è costituita da almeno venti ipogei.
Ricavate all’interno del corpo roccioso, le domus ripropongono assai spesso le planimetrie e alcuni particolari di quelle che furono le dimore dei vivi.
In alcune di esse sono scolpiti petroglifi antropomorfi denominati “capovolti” in quanto si presume rappresentino le anime dei defunti che ritornano alla madre terra.

Menhir Monte San Lorenzo

In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.

Comune: NULVI
Prov: Sassari
Autore: Ivano Sotgiu
Codice Geo: NUR6796
> Scheda Geoportale
Monte San Lorenzo Muraglia

In questo sito, nel breve volgere di un paio di centinaio di metri, sono presenti monumenti risalenti alla cultura Abealzu, 2700- 2400 a.C., al primo Bronzo con la muraglia nuragica e al Bronzo sino all’epoca Romana, segnata dalle probabili tombe.

Comune: NULVI
Prov: Sassari
Autore: Ivano Sotgiu
Codice Geo: NUR3214
> Scheda Geoportale
Tomba di Giganti Su Pranu-Est

La tomba dei giganti Su Pranu est si presenta in stato di conservazione non ottimale, ma comunque è leggibile nelle sue componenti fondamentali. Nella facciata solo pochi blocchi dell’esedra si trovano nelle originarie posizioni, al centro sta la monumentale stele monolitica centinata, che presenta la particolarità di essere senza portello. La stele attualmente è spezzata in due, divelta e rovesciata sopra i resti della camera. La tomba è databile all’inizio dell’età del Bronzo, 1800 a.C. circa.