Modesta nella sua totalità, tanto da essere un gioiellino; è composta da due muri di pietrame quasi squadrato ed ha una copertura con grosse lastre naturali di trachite.
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La tomba è stata in parte demolita con l’asportazione di tutti i conci lavorati che rivestivano la camera funeraria.
Tuttavia, malgrado il pessimo stato di conservazione, è possibile leggere sul terreno lo schema planimetrico consueto al tipo tombale: corpo rettangolare absidato nella parte posteriore, esedra semicircolare nella fronte e cella funeraria rettangolare. (A. Moravetti)
Il monumento è posto ad una ventina di metri da una seconda tomba di giganti e a circa 200 metri dal nuraghe omonimo, non è rilevabile nel perimetro esterno a causa del suo pessimo stato di conservazione.
Appartiene probabilmente a questa tomba, un frammento di stele centinata (altezza m. 0,46; larghezza m. 1,25) con cornice in rilievo, larga cm. 12 a sinistra e cm. 15/17 a destra, reimpiegato nella pavimentazione della vicina chiesa di Santa Sabina. (A. Moravetti)
E’ situata sul declivio a nord-est di Monte Sozu, nel tancato di su Agantinu, proprio sotto a Su Casteddu dove sorge il nuraghe omonimo. E’ la più grande tomba dei giganti del territorio di Chiaramonti. La cista litica sepolcrale lunga circa 15 mt. è ottenuta con pietre di vario taglio vagamente sagomate, ed è coperta con dei grandi lastroni trachitici disposti a piattabanda.
E’ situata sul declivio a nord-est di Monte Sozu, nel tancato di su Agantinu, proprio sotto a Su Casteddu dove sorge il nuraghe omonimo. E’ la più grande tomba dei giganti del territorio di Chiaramonti. La cista litica sepolcrale lunga circa 15 mt. è ottenuta con pietre di vario taglio vagamente sagomate, ed è coperta con dei grandi lastroni trachitici disposti a piattabanda.
Sepoltura di epoca nuragica. Non c’è quasi nemmeno bisogno di descriverla tanto è visibile nella foto satellitare. La tecnica costruttiva è del tipo a filari ed è da notare l’allineamento verso Sud-Ovest non molto frequente nelle tdg.