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Nuraghe Izzana

Costruito con massi di granito locale, ha una pianta di forma vagamente triangolare e presenta caratteristiche miste fra i nuraghi a corridoio (la tipologia di nuraghe più arcaica) e i nuraghi a tholos (evoluzione della precedente). La camera centrale con la copertura a tholos è ancora integra mentre sono parzialmente crollate le camere laterali. L’edificio è dotato di due ingressi, uno a sud-ovest (l’ingresso principale) e un altro a sud-est.

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.

Insediamento nuragico di Bruncu Suergiu

Il sito archeologico di Bruncu Suergiu si trova nel Parco della Giara. Nascosto dalla vegetazione e difficile da raggiungere. Tracce di viabilità antica, un ampio insediamento con impianti produttivi, strutture di fortificazione caratterizzano il sito. Oltre all’enorme quantità di materiale, un ampia terrazza si affaccia sul Campidano offrendo una vista mozzafiato. Solo il panorama ripaga la lunga e difficoltosa camminata. L’area archeologica, posta sotto tutela è di circa 11 ettari.

Nuraghe ‘e Cresia

Negli anni novanta del secolo scorso si è scoperto che il palazzo Zapata fu edificato sopra i resti ben conservati di un insediamento nuragico che l’archeologo Giovanni Lilliu ha denominato Nuraxi ‘e Cresia. Grazie ad un progetto di restauro architettonico di grande impatto scenografico elaborato dall’architetto Pietro Reali, sia il palazzo baronale che il sottostante nuraghe, opportunamente riportato alla luce, sono diventati sede di un complesso museale , inaugurato il 29 luglio 2006.

Tomba di giganti S’Ena ‘e Thomes

Questa tomba di tipo dolmenico, del periodo del Bronzo Antico, si presenta in ottimo stato di conservazione, infatti conserva quasi intatto il corridoio funebre con copertura a piattabanda, cioè costituita da lastre di pietra disposte orizzontalmente lungo le pareti del corridoio. La grande stele è costituita da un monolite centinato, in cui è scavato il piccolo portello d’accesso alla camera funeraria. L’esedra conserva ancora alcune pietre infisse come erano in origine.

Nuraghe Tanca Manna

Si trova all’interno del comune di Nuoro. Non è l’unico sito nuragico presente in città, ma è l’unico scavato sistematicamente. Intorno al nuraghe sono visibili i resti di un villaggio risalente al 1600 a.C. circa (prima fase dell’età nuragica) costituito originariamente da più di 200 capanne. Notizie storiche riportano comunque la presenza, lungo la collina, di alcune Domus de Janas.

Fonte sacra Niedda

Monumento di eccezionale valore appartenente all’ultimo periodo del nuragico, quando non si costruivano più le torre e si realizzarono diversi “sacrari federali” nei quali frequentemente erano ricompresi i pozzi sacri realizzati con conci isodomi e arricchiti con elementi scultorei architettonici. La Fonte purtroppo non è curata e mantenuta costantemente pulita

Domus de janas di Montessu

Scavata in un anfiteatro di roccia trachitica sul fianco meridionale del ‘silenzioso’ colle di sa Pranedda, è composta da oltre 40 tombe di varie dimensioni e planimetrie, allineate lungo la parete rocciosa in maniera simmetrica, secondo un disegno che pare preordinato. La necropoli di Montessu è una delle più significative e affascinanti testimonianze prenuragiche dell’Isola, in uso per un millennio e mezzo, dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.) al Bronzo antico (1800-1600 a.C.).

Domus de janas di Montessu

Scavata in un anfiteatro di roccia trachitica sul fianco meridionale del ‘silenzioso’ colle di sa Pranedda, è composta da oltre 40 tombe di varie dimensioni e planimetrie, allineate lungo la parete rocciosa in maniera simmetrica, secondo un disegno che pare preordinato. La necropoli di Montessu è una delle più significative e affascinanti testimonianze prenuragiche dell’Isola, in uso per un millennio e mezzo, dal Neolitico finale (3200-2800 a.C.) al Bronzo antico (1800-1600 a.C.).

Domus de janas Sas Concas de Nurdole

Si trova nel territorio comunale di Orani (NU). Si compone di 17 domus de janas e 2 anfratti (probabilmente adibiti a sepolture). In un testo di Chiara Chisu si legge che le domus sono 15, ma io ne ho rilevato almeno 17 (qualcuna potrebbe essermi sfuggita a causa della fitta vegetazione). Non vanno confuse con quelle di Oniferi che si chiamano Sas Concas.

Tomba di giganti Barrancu Mannu

La tomba di Barrancu Mannu, o di “Sa Tuerredda”, presenta il classico schema planimetrico delle tombe di giganti: corpo tombale absidato, corridoio coperto ed esedra arcuata. Il paramento murario esterno è costituito da blocchi di granito giallo-rosa di grandi dimensioni, sbozzati e sormontati da filari irregolari di pietre variamente poliedriche e di grossa pezzatura. Del giro absidale, concluso in origine da file ordinate di conci a coda, residuano due o tre filari.

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Codice Geo: NUR8132
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