Risultati della ricerca


#immagini: 13

Tempio monumentale nell’area archeologica di Janna ‘e Pruna

L’edificio sacro principale è arti­colato in due vani: un atrio a pianta sub-rettangolare (dotato originariamen­te di un bancone) probabilmente protetto da un tetto a doppio spiovente ed una cella, accessibile dall’atrio stesso, a pianta circolare e verosimilmente in origine con copertura a tholos (falsa cupola). La cella presenta in posizione centrale i resti di un focolare caratterizzato da varie fa­si di utilizzo e, a ridosso del paramento murario, un bancone-massicciata.

Comune: IRGOLI
Prov: Nuoro
Autore: Mark Dajethy
Codice Geo: NUR12446
> Scheda Geoportale
Villaggio nuragico e pozzi sacri di Matzanni

Il villaggio comprende tre pozzi sacri e una serie di capanne circolari. Il pozzo meglio conservato si trova nel settore settentrionale dell”area. Costruito con blocchi di scisto locale di medie dimensioni, si addossa a sud-ovest a una parete rocciosa naturale di modeste dimensioni. L”accesso al vano è decentrato rispetto all”asse della tholos. Quest”ultima è franata nella parte settentrionale. L”area antistante il vano d”ingresso è delimitata da una serie di muri curvilinei a diverse quote.

Villaggio nuragico e pozzi sacri di Matzanni

Il villaggio comprende tre pozzi sacri e una serie di capanne circolari. Il pozzo meglio conservato si trova nel settore settentrionale dell”area. Costruito con blocchi di scisto locale di medie dimensioni, si addossa a sud-ovest a una parete rocciosa naturale di modeste dimensioni. L”accesso al vano è decentrato rispetto all”asse della tholos. Quest”ultima è franata nella parte settentrionale. L”area antistante il vano d”ingresso è delimitata da una serie di muri curvilinei a diverse quote.

Il Toro o Campanile di Sant’Andrea Priu

Al di sopra del costone che ospita le domus de janas di Sant’Andrea Priu si leva una singolare formazione rocciosa, di circa m 4,40 x 2,50 x 1,90 di altezza, comunemente indicata come Il campanile. Da molti rinominata il Toro sacro per via della forma simile a quella del corpo di un grosso bovino, non di rado si è pensato ad una monumentale scultura, ora mutilata della testa, eseguita in onore della divinità maschile dei popoli prenuragici. In realtà il celebre “toro sacro” è semplicemente un monolito di trachite in parte modellato dagli agenti atmosferici “ed internamente traforato da una cella ipogeica le cui pareti furono sfondate” (A. Taramelli).

Nuraghe Genna Maria

Si trova sulla sommità di un colle della Marmilla. La struttura è di tipo complesso, formata da una torre centrale originaria, edificata nella media età del bronzo, a cui si aggiunsero in seguito altre quattro torri e un bastione. Una delle quattro torri venne successivamente sacrificata durante un ulteriore intervento edilizio che vide presumibilmente anche l’edificazione del possente antemurale di forma esagonale. Nella prima età del ferro nel sito si sviluppò un nuovo villaggio.

Pozzi sacri di Matzanni

Il villaggio è costituito da tre pozzi sacri e una serie di capanne circolari. Il pozzo meglio conservato si trova nel settore settentrionale dell”area. Costruito con blocchi di scisto locale, si addossa a sud-ovest a una parete rocciosa naturale di modeste dimensioni. L”accesso al vano è decentrato rispetto all”asse della tholos. Quest”ultima è franata nella parte settentrionale. L”area antistante il vano d”ingresso al pozzo è delimitata da una serie di muri curvilinei a diverse quote.

Pozzi sacri di Matzanni

Il villaggio è costituito da tre pozzi sacri e una serie di capanne circolari. Il pozzo meglio conservato si trova nel settore settentrionale dell”area. Costruito con blocchi di scisto locale, si addossa a sud-ovest a una parete rocciosa naturale di modeste dimensioni. L”accesso al vano è decentrato rispetto all”asse della tholos. Quest”ultima è franata nella parte settentrionale. L”area antistante il vano d”ingresso al pozzo è delimitata da una serie di muri curvilinei a diverse quote.

Nuraghe Sa Fraigada

L’imponente nuraghe Sa Fraigada è un monotorre situato a poche decine di metri dalla cima del Monte Cresia ed è il più grande della zona. L’antico edificio nuragico ha subito dei crolli importanti, tanto da renderne poco comprensibile la sua planimetria; l’ingresso architravato, presumibilmente situato ad est, non è visibile. Il diametro della torre circolare è di circa 8 metri e rimane osservabile per un’altezza residua di 3,70 metri sul suo lato sud-occidentale.

Pozzo sacro di S.Cristina

Il sito si compone essenzialmente di due parti: la prima, costituita dal tempio a pozzo, un pozzo sacro risalente all’età nuragica, con strutture ad esso annesse: capanna delle riunioni, recinto e altre capanne più piccole. La seconda parte del complesso a circa duecento metri a sud-ovest è costituita da un nuraghe monotorre, da alcune capanne in pietra di forma allungata di incerta datazione ed un villaggio nuragico, ancora da scavare, di cui sono visibili solo alcuni elementi affioranti

Il Toro o Campanile di S.Andrea Priu

Sul pianoro, a 10 metri a nord del ciglione, a 13 metri a ovest del pozzo di illuminazione dell’ipogeo VI (necropoli di Sant’Andrea Priu), s’innalza una singolare rupe, certamente già interessante -come aspetto – per natura, ma resa ancora di più dall’intervento dell’uomo. È quello che comunemente veniva indicato come “campanile”. Il Taramelli lo riteneva un masso trachitico, sporgente dalla sommità del banco, ritagliato esternamente ed internamente traforato da una cella ipogeica le cui pareti furono sfondate. Non di rado si è pensato ad un monumentale “toro”, una scultura che sarebbe ora mutila della testa, ma – in realtà – non si notano fratture, almeno di dimensioni tali da autorizzare l’accoglimento dell’ipotesi.